mercoledì 28 maggio 2014

INTERVISTA A JOHN KILLER BOB


1- Beh John, credo che si debba incominciare con la fatidica domanda, chi è John Killer Bob ?

Sono entrato in scena nel 1998, in occasione del reunion dei Necrodeath,
 con i quali ho suonato fino al 2008 pubblicando 5 album oltre a antologie, home video ... eccetera. Contemporaneamente, dal 2001 in poi, suono anche nei Cadaveria (altri 4 album pubblicati più uno in fase di registrazione). Inoltre nel 2004 ho pubblicato "La Nueva Alarma" con i Raza de Odio e sono fondatore, insieme a LJ Dusk, del
progetto industrial DyNAbyte, in cui canta Cadaveria, e con il quale ho pubblicato 2 album, "Extreme Mental Piercing" nel 2004 e "2KX" nel 2010. E per non farmi mancare niente nel 2011 ho messo su questo nuovo progetto, i Killers Lodge, in cui, oltre a suonare il basso, canto, o almeno ci provo!

2- Si dice che I Killers Lodge siano nati dalle ceneri dei Raza de Odio, ma il sound è completamente diverso, come anche testi ed argomenti. Insomma I Killers Lodge sono un progetto diverso. Spiegami quest'affermazione quanto e come può essere vera …

I Killers Lodge sono nati dopo lo scioglimento dei Raza de Odio, dopo l'estate del 2011, e alla batteria
 c'è Christo Machete, che è stato l'ultimo batterista dei Raza. Ma il fatto che si fossero sciolti non c'entra nulla con la nascita dei Killers Lodge, probabilmente avrei iniziato questo progetto ugualmente, forse solo un po' più tardi... Dal punto di vista strettamente musicale, i due progetti non hanno praticamente niente in comune: nei Raza de Odio c'era una ricerca a tutti i costi di qualcosa di originale, tentavamo di mischiare generi differenti e trovare nuovi ritmi o nuove soluzioni armoniche. Nei Killers Lodge l'approccio è opposto: non mi frega un cazzo di inventarmi chissà cosa, suono quello che mi viene. Invece forse sui testi c'è
qualche punto di contatto, forse solo in alcuni: sia nei Raza che in alcuni brani dei Killers si parla di oppressione, ribellione, disagio sociale.

3- Perchè la decisione di un sound anni '80, una scelta che poteva rappresentare una sfida perchè riproporre uno stile “vecchio” comporta anche il rischio di essere bollati come ripetitivi,  nostalgici, noiosi o roba del genere … Sfida che avete vinto alla grande, come ?


Perché è quello che mi piace. Naturalmente questo non significa che ciò che ho
 registrato finora non mi piaccia, però nelle altre band c'era un mix dei gusti di tutti i membri, invece qui i pezzi li scrivo solo io, almeno per ora, e quindi quello che è uscito fuori è quello che mi piace fare. Credo che alla fine il disco sia piaciuto semplicemente perché è sincero, oltre al fatto che i pezzi spaccano! Inoltre di recente ho notato che la gente ricerca certe sonorità 80s, e questo è andato a nostro favore.


4- Nel nome della band c'è un chiaro riferimento alla Loggia Nera de “ 
I misteri di Twin Peaks”, come nel tuo nome d'arte John Killer Bob. Come mai questa scelta ?

Volevo a tutti i costi che nel nome del gruppo ci fosse la parola
"killer", come richiamo al mio nome d'arte. Inizialmente ci chiamavamo KillerBob And The Black Lodge, e il riferimento a Twin Peaks era ancora più palese. Però il nome era troppo lungo e non piaceva oppure venivamo semplicemente chiamati KillerBob, inoltre ho scoperto che Black Lodge è un nome abusato, quindi dopo qualche esibizione abbiamo deciso di accorciarlo in Killers Lodge, con un riferimento un po' più velato a Twin Peaks e al mio nome d'arte.

5- Una domanda cretina ma che faccio sempre ai maschi
fans di Twin peaks, secondo te tra le tre affascinanti protagoniste del teelfeilm, Laura Palmer, Audrey Horne e Shelley Johnson chi è la più bella ?

Boh.. nessuna
 corrisponde ai miei "canoni di bellezza" ma se proprio dovessi scegliere direi Audrey Horne. Comunque anche le altre due se me le trovo in letto non scappo!

6- Il gruppo ha optato per autoprodurre il disco “Unnecessary I”, puoi spiegarci il perchè di questa scelta ?

Non mi sono sbattuto più di tanto per cercare un'etichetta,
non sono una persona diplomatica e non mi va di perdere tempo a leccare il culo a destra o sinistra. Comunque ho chiesto a ben due case discografiche: una mi deve rispondere ancora adesso e l'altra mi ha chiesto dei soldi, e siccome da questo punto di vista sono uno all'antica, li ho mandati tutti a cagare e ho fatto da solo.

7- Penso che se avete autoprodotto il disco ti devi però impegnare di più per promuoverlo, come ti muovi in questo senso ?

E' stato uno sbattimento assurdo: ho contattato personalmente più di 200 webzine in tutto il mondo, molte non mi hanno neanche risposto ma tante altre invece si sono dimostrate disponibili, e il 99,9% delle
recensioni sono tra il buono e l'eccellente! Trattandosi di
un' autoproduzione con un budget limitatissimo, non abbiamo stampato promo fisici e qualcuno si è risentito per questo, rifiutandosi di accettare il promo digitale. Non ne capisco la ragione, soprattutto dopo che ho scoperto che praticamente tutti i magazine oltreoceano
accettano SOLO promo digitali, mi sembra un atteggiamento più in linea con i tempi. Per quanto riguarda la distribuzione del disco, invece, è acquistabile solo on-line tramite il nostro sito, Bandcamp o Amazon, sempre venduto direttamente da noi, oppure come di consueto ai concerti, che alla fine è il canale tramite il quale ne
vendiamo di più: normalmente il pubblico rimane talmente folgorato dalle nostre esibizioni che quasi tutti se ne vanno con il CD in mano!


8- Quali sono I progetti futuri riguardo ai Killers Lodge, ho visto che avete già fatto diverse date in Italia ...

Abbiamo fatto un po' di date per promuovere il disco, ora abbiamo una breve
 pausa ma a luglio torniamo sui palchi per qualche festival estivo: Rock Inn Somma, Machete Fest e qualche motoraduno. Dopo l'estate probabilmente, se capiterà l'occasione, faremo ancora qualche serata, e magari se sono ispirato tiriamo giù qualche brano nuovo e penseremo al secondo disco. Ma non abbiamo scadenze o progetti a breve termine, scriviamo canzoni solo se abbiamo l'ispirazione, e vediamo come va...

9- Non solo lo scioglimento dei Raza De Odio, alle tue spalle hai i Necrodeath, che hai lasciato dopo anni di collaborazione musicale. A mio parere questi cambiamenti hanno significato una tua crescita come artista, da musicista di quello o di
quell'altro gruppo ti sei affermato più come te stesso, come John KillerBob. Puoi confermarmi questa mia opinione e dirmi qualcosa in più ?

Veramente penso di essere
 rimasto sempre un po' nell'ombra, a parte adesso con i Killers Lodge, non sono mai stato un "front man" o un'icona, né nei Necrodeath né tantomeno nei Cadaveria, non
era un ruolo che mi interessava e inoltre chi mi conosce sa che non sono adatto perché non ho peli sulla lingua e se devo mandare a cagare qualcuno lo faccio senza pensarci, il che, come dicevo prima, non è molto diplomatico e può creare problemi... a parte suonare il basso, ho sempre fatto il mio lavoro dietro le quinte
occupandomi di alcuni aspetti dell'organizzazione di una band che non sono immediatamente percepibili dal pubblico. Ora, nei Killers Lodge, invece sono al centro dell'attenzione e ho un microfono davanti... paurissima!


10- Oltre a questi fatti sono diversi anni che suoni, diversi gruppi in cui hai collaborato, tour in giro per
il mondo dall'Europa al Sud America, supporto a grossi nomi della scena musicale mondiale … La tua maturazione di artista è veramente ad un importante punto. Sono
curiosa di sapere cosa hai da dirci in proposito …

"Artista", così come "musicista", è una parola che va usata con cautela, ne ho conosciuto davvero pochi che posso
 definirsi tali, e io non sono uno di quelli: io suono metal. Tornando alla domanda, in tanti anni ho imparato un sacco di cose, e credo di essere in grado di occuparmi di tutti gli aspetti che riguardano un gruppo, oltre ad aver preso dimestichezza con le situazioni più disparate, dal concerto in birreria al grande palco internazionale, dallo studio di registrazione casalingo alla produzione estera professionale. Per quanto riguarda l'aspetto più strettamente musicale, devo prima imparare a cantare! Invece sono contento del fatto che credo di aver imparato a mettere in musica quello che mi passa per la testa, sembra banale ma a volte è difficilissimo!


11- Possiamo anche dire che con le tue molteplici collaborazioni musicali hai dovuto affrontare diversi tipi di musica, Black/Thrash con I Necrodeath,
Black metal (con qualche goccia di gothic ed alternative) con Cadaveria, metal estremo con I Raza De Odio … Solo per indicarne alcuni perchè sappiamo benissimo che
vanti ancora ben altro alle tue spalle. La mia domanda è, innanzitutto qual'è il tuo genere musicale preferito e come musicista quanto può arricchire una così vasta
esperienza.

Non parlerei di "vasta esperienza", siamo sempre all'interno della sfera del metal estremo... non è che sono passato dalla samba al black metal... inoltre
 io suono il basso sempre a modo mio, con il mio stile, sia nei Necrodeath che nei Cadaveria, così come nei Raza de Odio, nei DyNAbyte e nei Killers Lodge. Quello che cambia è la gente che suona con me! Se poi vogliamo entrare proprio nei dettagli tecnici, cambia anche il timbro dello strumento perché si deve adattare al contesto, ma alla fine la mano e la testa sono sempre le stesse! E comunque i miei gusti sono piuttosto semplici: praticamente ascolto solo i Motorhead (chi l'avrebbe mai detto?).

12 - Genova sembra una città capace di partorire musicisti, oltre ai gruppi già citati possiamo enunciare I Detestor, I Sacradis, I Loculo … Tu da musicista genovese come vedi tutto ciò ? Un'altra cosa secondo te l'underground ligure è adeguatamente supportato, dai locali e dai fans ?


Mi sono sempre chiesto come sia possibile, visto che la scena metal genovese è piuttosto scarna: pochissimi locali, i metallari attivi li conti sulle dita di una mano, le tournée internazionali da qui non passano... fatto sta che invece da questa incredibile città sono sempre usciti musicisti di alto livello, come quelli che hai citato prima, e che hanno avuto ottimi riscontri in Italia e qualcuno anche all'estero. Non saprei, forse dipende dall'indole dei genovesi, che non amano sentirsi confinati a Genova ma sono sempre propensi al viaggio e all'esplorazione, anche culturale. Quando ho messo su i Killers Lodge, non ho pensato neanche per un momento di dovermi confrontare
esclusivamente con la scena genovese o italiana, ma ho subito pensato a far girare la notizia nel mondo intero. Ecco, questo è un atteggiamento tipico dei genovesi che forse può spiegare il successo di molte delle "nostre" band.


13- E per concludere un saluto ai lettori di “Sorelle di sangue” ...


Un caloroso ringraziamento a voi per
l'ospitalità e ai vostri lettori per l'attenzione, seguiteci sul nostro sito www.killerslodge.com o se preferite su http://www.facebook.com/killerslodge e spero di

vedervi sotto al palco quando verremo a fare casino nella vostra città!