martedì 13 dicembre 2011

NECROMASS - Mysteria Mystica Zothyriana

Anno : 1994

Band : Necromass

Etichetta : Funeral Industries

Genere : Death/ Black metal


Formazione : (Mysteria Mystica Zothyriana)

Grand Inquisitor Commander (voce)
Recitant of the 19 Enochian Keys (chitarra)
Nachzerher Mara (chitarra)
Ain Soph Aour (basso)Black Wizard (batteria)


(His Eyes)
Carlo Bellotti (voce)
Marco Mazzoni (chitarra)
Leonardo Fabbri (basso)
Emiliano Mannei (chitarra)
Lorenzo Ciardulli (batteria)

(Bhoma)
Carlo Bellotti (voce)
Marco Mazzoni (chitarra)
Francesco Pecorini (chitarra)
Leonardo Fabbri (basso)
Stefano Bonini (batteria)



(Mysteria Mystica Zothyriana – Live at Tenax
Firenze, 1996)


Charles Blasphemy (voce)
Ain Soph Aour (basso)
John Cordoni (chitarra)
Nachzerher Mara (chitarra)
Black Wizard (batteria)



Mysteria Mystica Zothyriana” è il primo full lenght dei Necromass, ristampato dall'etichetta tedesca Funeral Industries nel 2011. In questa nuova edizione del disco possiamo trovare assieme alle otto tracce i due 7' P della band “His eyes” (1993) e “Bhoma” (1994). La ristampa si conclude con una versione live del terzo pezzo dell'album,  “Mysteria Mystica Zothyriana 666”, registrata durante un loro live al Tenax di Firenze nel 1996. A rimasterizzarlo assieme al posteriore "Abyss calls life" (da me già recensito)  ci ha pensato Vince Mustone,  tastierista e programmatore della band Limbo.
Questo lavoro è uscito per la prima volta nel 1994, più di quindici anni fa, ma a giudicare dai commenti entusiasti lasciati sul web dai fans, sembra proprio che “Mysteria Mystica Zothyriana” rappresenti per molti un album difficile da dimenticare. Qualcuno lo ha definito una pietra miliare dell'underground Black metal Italiano (se non mondiale) e si è più volte sottolineato la validità della riunione di questa band.
Penso di essere abbastanza d'accordo con questo tipo di opinioni : se il posteriore “Abyss calls life”  è capace di stimolare sensazioni molto profonde, questo lavoro antecedente al secondo full lenght risulta sonoricamente più completo, e forse anche più “true” e “cattivo”. Sin dal primo ascolto il contatto con l'atmosfera cupa e surreale che la sua musica riesce a trasmettere è molto forte, ci si sente così immersi in una sensazione tale di densità  che i suoni sembrano quasi invischiarsi addosso all'ascoltatore ; in quest'opera che si può definire Black metal melodico non mancano però sonorità più graffianti e ruvide, più vicine al Black metal tradizionale, realizzate utilizzando l' uso del blast beat, del doppio pedale e attraverso la voce in screaming, decisamente strozzata.
E' un disco che parla di esoterismo, per cui la scelta di ricreare un certo tipo di sensazioni non è causale, più precisamente i testi trattano di quelle branche legate all' Ordo Templi Orientis (O.T.O) di Aleister Crowley e alla Chiesa di Satana di Anton La Vey. In copertina troviamo raffigurato il quindicesimo arcano dei Tarocchi di Crowley, il diavolo ( disegnato come un immenso simbolo fallico dotato di occhi , naso e bocca), mentre Mysteria Mystica Zothyriana è invece il termine con cui si designa una filazione parallela all' O.T.O.
Il disco si apre con la traccia numero uno “Night, Madness, Knowledge, Evil 11”, un pezzo complesso ed inquietante, quasi una danza sabbatica, dove su un ritmo incalzante che ricorda quasi  un amplesso sessuale vengono riprodotti una serie di suoni, tra cui versi di animali, sovrapposti l'uno sopra l'altro. La traccia numero due “Necrobarathrum” parte subito dopo decisa e minacciosa, grazie all'intenso uso del blast e la voce stridente del singer Grand Inquisitor Commender ( lo stesso Charles Blasphemy, alias Carlo Bellotti, di “Abyss calls life”), il pezzo poi si dissolve in un clima più lento; ma se con il rallentamento della canzone viene così a sciogliersi l'aggressività iniziale, non sembra però venire a meno il senso di angoscia che incombe. Segue “Mysteria Mystica Zothyriana 666” pezzo decisamente cattivo e veloce, in pieno stile Black, che a tratti diventa improvvisamente lento  per poi ritornare sull'onda dura e terminare con le melodie cullanti delle chitarre.   “Exterior Circle” presenta invece un'atmosfera surreale, simile ad uno stato mentale ridotto all' inconscienza tramite l'uso di narcotici, dove si sente un verso quasi bestiale che ruggisce dal profondo. “Sodomatic orgy of hate” e “Sadomasochist Tallow doll” sono invece canzoni che trattano il tema della perversione, legata però alla magia sexualis di Crowley.
La mia traccia preferita però è sicuramente la numero sei “Black Mass Intuition” dove l'uso del Blast e del doppio pedale accompagnato dalla voce strozzata  producono una corsa senza sosta del suono, che si conclude con l'arrivo della chitarra melodica, capace di produrre in questo punto un effetto quasi evanescente. E'  impressionante sentire come la voce dell'aggressivo cantante abbandoni piano piano i  toni duri incantato da così tanta bellezza. Le tracce di “Mysteria Mystica Zothyriana” si concludono con il pezzo “ Into an image of left ”, dove una serie di suoni delicati, quasi nostalgici,  chiudono in bellezza tutta la mostruosità dell'opera.
Per quel che riguarda le tre tracce del 7' P “His eyes” (“His eyes”, Intro – Exterior circle”, “Sodomatic orgy of hate”) siamo di fronte a dei lavori decisamente acerbi e meno rifiniti rispetto alle tracce del disco, qui l'influenza death metal è molto forte, grazie anche alla voce cavernosa e quasi growl, e al suono che si trascina creando quel senso di oppressione tipico del genere. Anche qui non mancano i momenti melodici di chitarra, molto rilassanti, ma che non hanno assolutamente il medesimo fascino di quelli suonati nelle canzoni di "Mysteria Mystica Zothyriana". Le stesse cose si possono dire anche di “Bhoma” dove però l' influenza Death metal è molto meno marcata, e si può così parlare di sonorità prettamente Black metal.
Un lavoro molto interessante e complesso, che ti fa suo sin dal primo ascolto . 

(Del Buono Carola) 

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